“Dovrebbero essere compiuti maggiori sforzi per aumentare la partecipazione allo screening della fibrillazione atriale (FA), in particolare nella popolazione anziana, dove lo screening sistematico per la FA può aiutare a ridurre il rischio di eventi avversi e ridurre le comorbidità”.
I risultati dello studio randomizzato prospettico STROKESTOP, presentati al congresso European Heart Rhythm Association (EHRA, 23–25 aprile, online), mostrano per la prima volta un beneficio clinico associato a uno screening sistematico per FA in persone asintomatiche con più di 75 anni .
Nello studio svedese del Karolinska University Hospital il gruppo di soggetti inclusi nel programma di screening è risultato associato sia ad un numero maggiore di nuove diagnosi di FA che a una conseguente riduzione, seppur minima, del rischio di andare incontro a un outcome composito di eventi cardiovascolari, sanguinamenti e mortalità per tutte le cause.
Il programma di screening prevedeva l’utilizzo a domicilio di un sistema ECG a singola derivazione 2 volte al giorno per un periodo di 2 settimane. In caso di riscontro di fibrillazione atriale i pazienti venivano inclusi in un programma di visite di follow up e indirizzati a una terapia con NOAC.
L’endpoint primario era costituito da una misura composita di ictus ischemico o emorragico, tromboembolismo sistemico, sanguinamenti maggiori per cui è stato necessario un ricovero o morte per tutte le cause. Gli endpoint secondari, invece, erano rappresentati dai singoli outcome, presi singolarmente.
I risultati del follow up a 7 anni hanno messo in evidenza una riduzione del 4% della probabilità di incorrere nell’endpoint composito nel gruppo IIT (p=0,045) rispetto al gruppo di controllo, per un number-needed-to-treat di 91: per evitare ogni singolo evento sono state sottoposte a screening 91 persone.
In attesa della pubblicazione dell’articolo, riteniamo significativo che un programma di screening per la fibrillazione atriale in pazienti con più di 75 anni abbia messo in evidenza, per la prima volta, un beneficio clinico in un trial randomizzato prospettico di così ampie dimensioni.