Di grande interesse per la comunità scientifica in epoca di pandemia è il tema della telemedicina e in particolare dell’assistenza a domicilio di pazienti che necessitano di monitoraggio post-ricovero.
A questo proposito, sono stati recentemente pubblicati su Europace i risultati di uno studio multicentrico randomizzato controllato, effettuato in
pazienti di età ≥55 anni con recente ictus criptogenico o TIA.
Nei 12 mesi successivi l’evento ischemico cerebrale, la registrazione a domicilio di ECG monoderivazione con dispositivi smartphone-connected per 30 giorni si è rivelata fondamentale in quanto ha migliorato significativamente i tassi di rilevazione della fibrillazione atriale, rispetto al monitoraggio Holter 24 ore standard.
Potete leggere qui l’articolo completo (Europace, marzo 2021).